Il problema americano con i robot operai immigrati

Dalle fabbriche alle piattaforme petrolifere, i robot da lavoro presentano un problema singolare per un presidente che mira ad essere sia pro-lavoro che populista.

di Jamie Condliffe

Dalle piattaforme petrolifere alle fattorie, un numero sempre maggiore di imprese sta accogliendo i robot da lavoro. Questa soluzione si traduce in costi minori per le società che li impiegano, ma potrebbe portare a un certo imbarazzo per il nuovo presidente, la cui posizione pro-business e il cui populismo da “America First” dovranno scontrarsi con il fatto che molte di queste macchine saranno “Made in China”.

I robot hanno a lungo contribuito all’assemblaggio di prodotti complessi come automobili e dispositivi elettronici. Con il continuo espandersi del loro ruolo all’interno delle aziende, i robot cominciano a fare la loro comparsa in situazioni sempre più imprevedibili. Bloomberg riporta, ad esempio, che le piattaforme petrolifere stanno diventando sempre più automatizzate, con robot che prendono il posto di lavoratori umani per l’unione di pesanti condutture per la costruzione di pozzi petroliferi. Una società petrolifera racconta come i pozzi, che un tempo richiedevano fino a 20 operai, potrebbero presto richiedere solamente cinque persone.

Nel frattempo, il costo sempre più elevato della manodopera sta spingendo alcuni agricoltori – come quelli responsabili della coltura di frutta e verdura – ad adottare robot. Come riportato da Forbes e Bloomberg, questi nuovi strumenti possono essere impiegati per svariate operazioni del processo di coltura e, nonostante l’elevato costo di acquisto, necessitano di un salario minimo. L’industria mineraria sta sperimentando cambiamenti analoghi, e persino i siti di costruzione potrebbero presto rivolgersi a un robot per aiuto.

Questo scenario sembra certamente mettere a rischio molte professioni; è senza dubbio vero che diversi ruoli tradizionali saranno ricoperti da robot, ma un recente rapporto indica che, probabilmente, passerà ancora del tempo prima che tutte queste professioni spariscano.

Nel frattempo, gli Stati Uniti potrebbero doversi preoccupare della provenienza di questi nuovi lavoratori. Come sottolineato da Farhad Manjoo sul New York Times, molte delle macchine che verranno utilizzate per automatizzare il lavoro saranno state realizzate in Cina. Gli Stati Uniti non hanno investito pesantemente nella realizzazione di robot commerciali, mentre la Cina è da tempo impegnata nella produzione di un intero esercito di robot da lavoro.

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