IBM assisterà le aziende a sviluppare la propria assistente digitale a comando vocale

Il lancio di un nuovo servizio software supportato dall’IA Watson di IBM aspira a contrastare la diffusione di Siri e Alexa negli uffici.

di Jamie Condliffe

L’IA Watson di IBM verrà utilizzata (ancora) per dotare qualunque dispositivo di un’azienda delle funzioni distintive di Siri o Alexa. Non è ancora chiaro se questa sia veramente una buona idea per gli utenti.

La notizia:Endgadget riporta che IBM sta lavorando a un servizio software configurabile che permetta alle società di sviluppare comandi vocali per qualunque dispositivo, dallo smart speaker in una stanza d’albergo alla plancia di una Maserati. In alcune situazioni, questo assistente virtuale potrebbe persino permetterà agli utenti di chattare.

Perché è interessante: L’offerta, in realtà, consiste nella possibilità di ricorrere ad app vocali che non facciano uso dei software sviluppati da Google e Amazon. Le società dovrebbero apprezzare il fatto di poter utilizzare i propri dati di addestramento, iniettare nel sistema la propria brand experience e tenere i propri affari lontani dalle orecchie di altre società.

Non è detto che una tale abbondanza di assistenti virtuali rappresenti una buona iniziativa per gli utenti. La gestione quotidiana di molteplici bot controllati da IA potrebbe rivelarsi fastidiosa. Persino nel caso in cui le società dovessero decidere di sviluppare una propria versione senza ricorrere alle risorse di Amazon, ad esempio, il risultato potrebbe comunque rivelarsi meno performante di Alexa.

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