I treni del deserto

Far circolare i treni nel deserto è una sfida ingegneristica che si gioca nel Medio Oriente.

di Fonte FS

L’accumulo di sabbia su massicciata e rotaie è un ostacolo alla regolare marcia. Ma anche i notevoli sbalzi di temperatura e i venti intensi sono problemi di non facile risoluzione.

Italferr, la società d’ingegneria di FS Italiane, ha studiato una potenziale soluzione. Una vera e propria trappola per la sabbia, una specie di trincea che scorre lateralmente alle rotaie e che cattura i depositi di materiale per eliminare pericolosi accumuli.

La controindicazione è che i fossati devono essere periodicamente svuotati. Ma non è finita qui. L’infiltrazione sabbiosa irrigidisce la massicciata del 20% rendendo pericolosa la circolazione perché le vibrazioni non vengono pienamente assorbite.

Per questo motivo, in alcune tratte, va considerata anche l’opzione, più costosa, di fissare i binari direttamente al cemento armato. Per le rotaie, invece, Italferr impiega un acciaio trattato per resistere agli sbalzi di temperatura mantenendo caratteristiche ottimali.
Tutto questo per far arrivare l’alta velocità anche nel Sahara.

(SA)

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