Gli Stati Uniti vogliono lanciare la prossima generazione di reattori nucleari

Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti investe $82 milioni per promuovere la commercializzazione di reattori nucleari avanzati.

di Richard Martin

Nel tentativo di spronare il lancio della tecnologia che potrebbe garantire abbondanti quantità di energia a emissioni zero, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha annunciato lo stanziamento $82 milioni da destinare alla ricerca e sviluppo di reattori nucleari avanzati. Complessivamente, 93 progetti riceveranno fondi che “aiuteranno a spingere innovative tecnologie nucleari verso la commercializzazione e distribuzione nel mercato”, ha dichiarato il dipartimento.

Non si tratta di una somma ingente. Lo sviluppo di una nuova tecnologia per reattori nucleari costerà miliardi. Questa mossa, però, rappresenta un segnale tangibile del supporto che il governo continua a fornire per lo sviluppo di queste tecnologie. Intorno a $7 milioni in fondi ed assistenza tecnica proverranno dall’iniziativa Gateway for Accelerated Innovation in Nuclear, che è pensata per assistere le società private nel processo di validazione di nuovi reattori da parte della Nuclear Regulatory Commission. La lentezza e i costi di tale processo processo hanno spinto diverse startup nucleari a cercare oltreoceano le licenze necessarie a costruire i propri reattori. Fra le società che riceveranno il finanziamento da parte dell’iniziativa GAIN sono incluse GE Hitachi, Westinghouse, Terrestrial Energy USA e Transatomic Power. Terrestrial Energy ha anche ricevuto un grant da parte del governo canadese per costruire un prototipo del suo reattore a sali fusi.

Quasi la metà dei fondi andrà alle università per sostenere ricerche di base sulle sfide legate allo sviluppo di nuove tecnologie nucleari, come scienza dei materiali, smaltimento di rifiuti nucleari, tecniche costruttive e produzione di combustibili.

Il recente annuncio è importante, ma non basterà ad avviare nuove centrali nucleari in tempo per intervenire sul cambiamento climatico. L’International Energy Agency sostiene che la capacità nucleare globale dovrà più che raddoppiare, fino a toccare i 930 gigawatt entro la metà del secolo, prima di riuscire a ricoprire un ruolo significativo sulla limitazione del riscaldamento globale.

Per quanto paesi come Cina e India si siano impegnati a perseguire importanti programmi nucleari, la maggior parte delle centrali che verranno realizzate si baserà su tecnologie convenzionali che risalgono agli anni ’70. Queste centrali sono state a lungo tormentate da sforamenti di budget, opposizione pubblica e timori sulla sicurezza. Una nuova generazione di reattori nucleari potrebbe risolvere questi problemi. Lo stanziamento di nuovi fondi segnala il primo passo verso lo sviluppo e la commercializzazione di questi reattori.

(MO)

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