Gli adolescenti e lo schermo: un rapporto ancora non chiaro

Due psicologhe hanno esaminato circa 40 studi che indagano su come l’uso degli smartphone sia correlato alla depressione e all’ansia tra gli adolescenti, senza giungere a una conclusione definitiva.

di Charlotte Jee

L’articolo, scritto da Candice Odgers e Michaeline Jensen dell’Università della Carolina del Nord, afferma che le ricerche fino ad oggi hanno generato un mix di associazioni spesso conflittuali tra smartphone, uso dei social media e distrurbi mentali. Gli studi più recenti e rigorosi non offrono un modo per distinguere causa ed effetto, concludono le due studiose, ed è improbabile che abbiano un significato clinico.

L’articolo è stato pubblicato poche settimane dopo una ricerca di Amy Orben, una ricercatrice dell’Università di Cambridge. Ha esaminato oltre 80 revisioni sistematiche e meta-analisi su questo argomento e ha trovato un risultato simile: un modesto legame negativo tra l’uso della tecnologia digitale e uno stato di benessere, senza poter stabilire con esattezza quale sia la causa e quale l’effetto. Come riportato dal “New York Times”, un nuovo studio di Jeff Hancock, fondatore dello Stanford Social Media Lab, ha raggiunto conclusioni simili.

Questi articoli indicano che i messaggi allarmistici sul tempo trascorso dagli adolescenti davanti allo schermo potrebbe essere stato esagerato. Anche se è importante per il nostro benessere includere l’esercizio fisico e le attività sociali faccia a faccia nella vita quotidiana, lo schermo stesso potrebbe non essere l’uomo nero dell’immaginazione popolare.

L’intero settore deve ripensare al modo in cui conduce le sue ricerche. Orben consiglia di concentrarsi su “una maggiore trasparenza, su un approfondimento delle distorsioni introdotte dai metodi di misurazione” e invita a”mostrare un maggiore apprezzamento per le differenze individuali che caratterizzano la reazione di ogni adolescente alle tecnologie digitali”.

(rp)

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