Torna prepotentemente alla ribalta l’argomento ‘Internet-auto’, non per l’annuncio di un nuovo sviluppo tecnologico, ma per quello dell’accordo, di ampio respiro, tra Ferrari Apple.
di Alessandro Ovi
Da anni si parla delle automobili connesse a internet e tra loro (vedi “La mobilità sostenibile“, “Strade intelligenti“, “Smart cities e tecnologie di controllo“, e “GM e Ford aprono le loro automobili alle applicazioni degli sviluppatori“) e del come questo sistema di innovazioni avrebbe rivoluzionato il modo di fare e di utilizzare l’auto. Tantissime pagine scritte, tanti i soldi spesi in ricerca e sperimentazione (vedi “Le automobili stanno rapidamente diventando degli smartphone con le ruote“, “L’Internet delle automobili si avvicina a un incrocio” e “Tesla contro le auto di lusso“) ma un interesse generale non altissimo.
L’argomento ‘Internet-auto’ è tornato invece ora prepotentemente alla ribalta, non per l’annuncio di un nuovo sviluppo tecnologico, ma per quello dell’accordo, di ampio respiro, tra Ferrari Apple.
La forza dei ‘marchi’ sovrasta quella della ‘Tecnologia’.
L’elettronica, si sa, è una presenza sempre più importante nell’auto: Non solo l’automazione dei tanti processi chiave come il sistema di comando e controllo, dall’alimentazione del motore ai freni, dalle sospensioni, all’illuminazione. Già solo tutti questi apparati assieme rappresentano un valore non inferiore al 30/40% di quello totale di un’auto. Ora, il passaggio all’integrazione del sistema di, ‘infotainment Apple’ (del quale l’accordo con Ferrari è un esempio), può farlo ulteriormente crescere (non nel caso specifico delle Ferrari, dato il loro valore finale elevatissimo). Avremo comunque la tecnologia Apple del comando vocale ‘Siri’, e per i passeggeri dei sedili posteriori, grazie ai due iPad mini, i film, i videogiochi il collegamento a Internet.
Quando lo scorso novembre Eddy Cue, Vicepresidente Apple per Software e servizi Internet, entrò a far parte del Consiglio di Amministrazione di Ferrari, il Presidente Montezemolo dichiarò che la sua esperienza sarebbe stata estremamente utile per ulteriori passi avanti di internet nel mondo dell’automobile. Il risultato è la presentazione di ‘La Ferrari’ a Ginevra.
Questo accordo Apple-Ferrari, che tanta risonanza ha avuto grazie alla forza dei due marchi (quelli analoghi con Mercedes e Volvo sono passati un po’ in secondo piano), può essere anche solo l’inizio di un futuro molto interessante per entrambe. Se è vero che esiste una probabilità seria che Apple usi 25 bil $, una piccola parte dei suoi 160 bil $ di liquidità, per acquisire Tesla, l’accordo con Ferrari potrebbe essere l’avvio di una importante triangolazione.
Tesla è oggi l’auto di lusso più avanzata e ricercata perché tutta elettrica, e oramai oggetto di culto a partire dalla California. Ha acquisito il suo impressionante valore (+500% in un anno) per ora con la sola Roadster e la ModelS. La Model X, un crossover, è già prevista per il 2015.
Si tratta di un marchio molto ‘cool and trendy’ (dicono negli Stati Uniti,) e assieme a Ferrari ed Apple, se opportunamente coordinata nel ‘Prodotto’, potrebbe preoccupare la concorrenza (Audi, Mercedes e BMW lo sanno bene e stanno già organizzandosi per difendere il loro mercato… )
(AO)