In vista delle elezioni USA di metà mandato, che si terranno il prossimo novembre, il social network si prepara a contrastare con forza i tentativi di sabotaggio.
di Charlotte Jee
Mark Zuckerberg ha annunciato che Facebook sta rafforzando le proprie difese contro le operazioni di figure intenzionate a sabotare le elezioni USA.
Come? Il social network avrebbe sviluppato sistemi di apprendimento automatico per “bloccare ogni giorno milioni di profili fasulli”, stando a Zuckerberg, e rimosso un miliardo di profili nel periodo compreso fra lo scorso ottobre e il marzo di quest’anno. Facebook ha anche raddoppiato il numero di dipendenti adibiti al controllo della sicurezza dei contenuti e della piattaforma, passando da 10.000 a 20.000 nell’ultimo anno.
Ci sono esempi specifici? Facebook sostiene di aver contrastato l’operato di agenti governativi iraniani e russi, oltre ad aver sovvertito campagne di disinformazione in Brasile e Myanmar. Zuckerberg ha anche descritto “comportamenti non autentici e coordinati” che il social network avrebbe individuato in prossimità delle elezioni USA di metà mandato, fissate per il prossimo novembre.
Eppure, Zuckerberg ha utilizzato frasi quali “attori cattivi” e “avversari” senza mai precisarne esattamente il significato. Esiste un rischio concreto che queste misure anti hacker possano scatenare alcune critiche legittime rivolte dal governo ai regimi nel mondo.
(MO)