Facebook è un monopolio?

Un tribunale federale ha respinto due denunce antitrust contro l’azienda, ma la questione di fondo rimane ancora aperta.

di Eileen Guo

Non è mai stato facile sfidare il potere di mercato di Facebook, il social network più grande del mondo e la 34ima azienda più grande in termini di entrate. Ora, un giudice statunitense ha ulteriormente complicato iniziative simili, respingendo due denunce legali contro Facebook presentate dai procuratori generali di diversi stati. 

Il giudice James Boasberg della DC Circuit Court si è schierato dalla parte dell’azienda respingendo due cause separate presentate dalla Federal Trade Commission e da una coalizione di 48 stati, a dicembre, e stabilendo che il caso era “legalmente insufficiente” per dimostrare che l’azienda aveva un monopolio sui social media. In particolare, ha argomentato che non c’erano prove sufficienti per dimostrare che Facebook aveva un controllo “superiore al 60 per cento” del mercato dei social media. 

“La denuncia della FTC non dice quasi nulla di concreto sulla questione chiave di quanto potere Facebook abbia effettivamente avuto, e abbia tuttora, in un mercato dei prodotti antitrust adeguatamente definito”, si legge nella sentenza. “È quasi come se l’agenzia si aspettasse che la Corte semplicemente annuisse alla saggezza convenzionale secondo cui Facebook è un monopolista”.

Boasberg ha notato che le prove presentate del monopolio di Facebook avrebbero potuto funzionare per un settore più tradizionale, ma “questo caso non riguarda un mercato ordinario o intuitivo”. Il rigetto della denuncia da parte di Boasberg non è, tuttavia, un de profundis per il caso stesso. La FTC ha 30 giorni per modificare la sua causa e un rappresentante dell’agenzia ha detto ai giornalisti che sta “valutando attentamente l’opzione migliore”. 

Qualsiasi azione aggiuntiva sarà guidata dalla nuova presidente della FTC, Lina Khan, una voce critica sulle Big Tech che è venuta alla ribalta per la prima volta quando ha sostenuto che le leggi antitrust incentrate sui prezzi non erano sufficienti per controllare il potere di Amazon.

Ma mentre la FTC ha un’altra possibilità, il giudice ha respinto una causa separata intentata dai 48 stati che contestavano le acquisizioni di Instagram e WhatsApp da parte di Facebook, dicendo che avevano aspettato troppo a lungo per presentare il loro caso. Ha aggiunto che questo problema di tempistica non esisteva per la FTC, che potrebbe scegliere di indagare su qualsiasi fusione in qualsiasi momento. 

Facebook e i suoi investitori hanno definito la decisione una vittoria. Sulla scia della decisione, il prezzo delle azioni dell’azienda è aumentato del 4,2 per cento, spingendo la sua capitalizzazione di mercato oltre 1 trilione di dollari per la prima volta nella sua storia.

(rp)

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