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L’Agenzia spaziale europea ha annunciato su Twitter di aver dovuto cambiare rotta ad Aeolus, un suo satellite meteorologico, per proteggerlo dalla collisione con un satellite Starlink di SpaceX.

di Charlotte Jee 04-09-19

In un tweet, L’ESA ha affermato che è la prima volta che deve eseguire una “manovra preventiva” per impedire a uno dei suoi satelliti di schiantarsi contro la “mega costellazione” di SpaceX.

In particolare, ha dovuto attivare i propulsori del satellite Aeolus per portarlo a un’orbita più alta, in modo da poter passare sopra a un satellite Starlink.

Aeolus, un satellite scientifico lanciato nell’agosto 2018 per migliorare il livello delle previsioni meteorologiche, ha ricominciato a comunicare i suoi dati poco dopo il momento della possibile collisione, dimostrando che tutto era andato per il verso giusto. 

L’ESA ha affermato che la maggior parte delle manovre di questo tipo si attuano per evitare detriti e non satelliti. Le orbite di Aeolus sono considerevolmente più basse della costellazione di Starlink, ma il satellite “Starlink 44” stava su un’orbita inferiore per ragioni di ordine tecnico, ha riferito “Forbes”.

E’ difficile non interpretare la notizia come una critica ai piani di SpaceX di lanciare 12.000 satelliti per fornire connessioni Internet a banda larga. 

Altre aziende, come Telesat, OneWeb e LeoSat, hanno piani simili. SpaceX ha iniziato lanciando 60 satelliti a maggio 2019, ma prevede di aumentare rapidamente i ritmi dei lanci nei prossimi mesi.

L’ESA non è la sola a nutrire serie preoccupazioni. Gli esperti di detriti spaziali avvertono che questo tipo di “mega costellazioni” di satelliti ha il potenziale per causare problemi molto più grandi e più duraturi di episodi come il test missilistico anti-satellite dell’India

A oggi, è capitato di rado di dover evitare collisioni tra i satelliti operativi, ha affermato l’ESA, ma è prevedibile che questi tipi di allarmi si moltiplichino.

I sistemi attuali di prevenzione delle collisioni, basati sul controllo manuale, sono del tutto inadeguati in un’era di mega-costellazioni. 

Di conseguenza, l’ESA si sta preparando ad automatizzare questo processo utilizzando sistemi di intelligenza artificiale, che valutano le potenziali collisioni e modificano le traiettorie dei satelliti. 

Fino a quando non saranno attivi, si farà affidamento sull’osservazione e sull’intervento umani.

(rp)