Documenti certificati con tecnologia Blockchain

Una soluzione di Almaviva per autenticare i documenti adottata anche da AgID contro frodi e contraffazioni.

di Alice Maria Vivarelli

Tra i molteplici usi della tecnologia Blockchain e Distributed Ledger, vi è quello relativo alla notarizzazione di un documento. Carte intestate, comunicati stampa, presentazioni possono essere certificati nella loro integrità, paternità e autenticità, attraverso un’impronta digitale che li rende inequivocabilmente riconoscibili, una prova di esistenza con marca temporale di dati digitali, contro un uso fraudolento di documentazione di proprietà di enti e aziende.

Il proliferare di truffe e contraffazioni rende importante avere a disposizione uno strumento per prevenire controversie e certificare i documenti.

Giotto OnChain Notarization Service è la soluzione che ha realizzato Almaviva per notarizzare documenti su Blockchain pubblica. Il servizio ha ottenuto la qualificazione di AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), che lo ha riconosciuto e inserito nel suo Cloud Marketplace (è possibile visualizzare la scheda del servizio con caratteristiche tecniche, modello di costo e livelli di servizio al link) e lo utilizza per la notarizzazione dei documenti di esito dei processi di Interlocutoria e per la Certificazione dell’ulteriore documentazione relativa al processo.

In tal modo AgID si garantisce la tracciabilità di tutti i passaggi di un iter, la certificazione delle operazioni effettuate dagli attori e l’impiego di uno strumento di notifica in tempo reale.

Il meccanismo di funzionamento è semplice: all’interno della transazione registrata viene inserito un identificativo, detto hash value, ottenuto con un procedimento matematico, che caratterizza in modo inequivocabile i dati (file pdf, word, PPT ecc.), rappresentandone una incontrovertibile “impronta digitale”.

È un processo estremamente preciso, basterebbe infatti modificare un solo bit del documento originale e si otterrebbe un hash value completamente diverso.

Ogni transazione registrata su Blockchain attesta così, in modo intrinseco, l’immodificabilità e irripudiabilità della transazione stessa, garantendo che quanto scritto sul registro sia mantenuto per sempre, senza essere modificato.

“Un competence center e un team esperto di professionisti dedicati hanno permesso ad Almaviva di realizzare innovative soluzioni decentralizzate che fanno uso di Distributed Ledger Technology come la Blockchain, basate su un modello unico ibrido pubblico privato – afferma Antonio Amati, direttore generale Divisione IT Almaviva – Si tratta di tecnologie con capacità di incidere sul business fornendo risposta adeguata all’esigenza di governare i cambiamenti in atto, nel rispetto di necessità del tutto nuove che emergono dai fronti dell’etica, della trasparenza, della fiducia, della privacy”.

Giotto OnChain impiega la Blockchain di Ethereum e di Bitcoin per fornire prove crittografiche, durature e non modificabili, che attestino che un dato sia esistito in un determinato stato e ad una determinata data. La soluzione è disponibile in modalità SaaS (Software as a Service).

La presenza attiva nelle comunità di sviluppo a livello globale e il presidio costante del panorama tecnologico Open Source e Enterprise (Bitcoin, Ethereum, Hyperledger Fabric, Corda sono solo alcuni esempi) garantiscono agli esperti Almaviva la visione, la conoscenza e le competenze di integrazione necessarie.

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