DARPA vuole recuperare i droni in cielo

La Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) ha condotto il primo test di un nuovo tipo di drone che può essere lanciato da un aereo e recuperato a mezz’aria dopo aver fatto il suo lavoro.

di Charlotte Jee

Un aereo da trasporto militare o un bombardiere è in grado di lanciare una serie di droni in rapida successione. Questi robot svolgono il compito loro assegnato, per esempio quello di sorveglianza, e poi ritornano sull’aereo, con modalità simili al processo di rifornimento aereo.

Un test, che ha avuto luogo nello Utah a novembre ma è stato comunicato per la prima volta questa settimana, ha mostrato che un aereo da trasporto militare può lanciare e monitorare con successo un drone, noto come Gremlin X-61A.

Tuttavia, come ha dichiarato l’azienda che costruisce il drone, Dynetics, in un comunicato stampa, dopo un lancio a mezz’aria riuscito e un volo della durata di un’ora e 41 minuti, il drone si è schiantato a terra quando “problemi meccanici” hanno impedito lo spiegamento del suo paracadute.

Questa primavera, DARPA proverà a far volare e a recuperare in volo quattro dei droni per la prima volta.
Il sistema potrebbe offrire ai droni un raggio d’azione più ampio di quello che avrebbero se lanciati da una base aerea e ridurre i costi in quanto riutilizzabili. L’esercito americano ha lavorato sul concetto per diversi anni e ha testato un sistema simile con un grande “sciame” di micro-UAV nel 2017.

Immagine: Gremlin X-61ADynetics

(rp)

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