Coman, il cugino di iCub

Si chiama Coman ed è il prossimo passo nel futuro dei robot: ha gambe «molleggiate» che grazie ad una serie di sensori e alle articolazioni morbide riesce a tenersi in equilibrio con un’elasticità analoga a quella di un essere umano. Coman (da Compliant Humanoid) sta nascendo nell’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova, dove le sue gambe hi-tech sono già pronte, camminano e si piegano con movimenti fluidi, che fanno sembrare una caricatura i movimenti rigidi dei robot tradizionali.

«è un passo in avanti verso lo sviluppo di robot più adatti a interagire con l’uomo», ha detto il coordinatore del progetto, il greco Nikos Tsagarakis, che sta sviluppando il robot nel dipartimento di Robotica avanzata dell’Iit, diretto dall’irlandese Darwin Caldwell. Sono tutti giovanissimi, intorno ai 30 anni, i ricercatori che stanno lavorando ai robot «amici dell’uomo» e le nuove idee vengono catturate al volo, tanto che capita di imbattersi in una porta a vetri usata come lavagna per tracciare diagrammi e circuiti.

Entro l’anno, ha aggiunto Tsagarakis, le gambe di Coman saranno unite a un busto, con spalle, gomiti e polsi altrettanto elastici e morbidi nei materiali e nei movimenti. Ci sarà anche la testa, «sarà molto semplice, ma sorridente», ha aggiunto il ricercatore. Gambe e tronco saranno assemblati in novembre, nell’ambito di una collaborazione con altri centri in Germania e Svizzera. Il primo esemplare di questo robot «molleggiato» sarà di piccole dimensioni: alto un metro e dieci e pesante 48 chilogrammi, ma sarà la base per costruire robot più grandi, di dimensioni confrontabili a quelle di una persona.

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