Coltivare sotto ai pannelli solari

Ricercatori hanno dimostrato che si può coltivare lattuga in serre allestite con pannelli solari trasparenti che filtrano le lunghezze d’onda della luce necessarie a generare energia solare.

di Lisa Ovi

Nel suo rapporto di recente presentazione, l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA) attribuisce un ruolo fondamentale all’elettricità, che dovrà diventare il vettore energetico principale dell’economie globali entro il 2050.

La più nota delle protagoniste nel campo della transizione energetica è l’energia solare, raccolta grazie ai pannelli fotovoltaici ormai largamente diffusi. Meno noti sono nuovi prodotti come i FotoVoltaici Organici (OPV) ed i Concentratori Solari Luminescenti (LSC), nuove tecnologie fotovoltaiche ideate e sviluppate da Eni in collaborazione con diversi partner internazionali.

Un gruppo di ricercatori della North Carolina State University ha voluto testare pannelli simili in un una serra per la coltivazione di lattuga ed ha ottenuto risultati sorprendenti.

Poiché le piante non utilizzano tutte le lunghezze d’onda della luce per la fotosintesi, i ricercatori hanno esplorato l’idea di creare celle solari organiche semitrasparenti che assorbono principalmente le lunghezze d’onda della luce su cui le piante non fanno affidamento e di incorporare quelle celle solari nelle serre. Uno studio precedente condotto dai laboratori della NC State aveva già stabilito quanta energia che le serre a energia solare possa essere prodotta da una serra, ma ancora non era chiaro che impatto potessero avere questi pannelli solari semitrasparenti sulle colture.

Per affrontare il problema, i ricercatori hanno coltivato in serra colture di lattuga a foglia rossa (Lactuca sativa) per 30 giorni, dal seme alla piena maturità. Le condizioni di crescita, dalla temperatura e dall’acqua al fertilizzante e alla concentrazione di CO2, sono rimaste tutte costanti, tranne la luce.

“La quantità totale di luce incidente sui filtri era la stessa, ma la composizione cromatica di quella luce era diversa per ciascuno dei gruppi sperimentali”, afferma Harald Ade, co-autore dello studio e professore presso la NC State.

Un gruppo di controllo di lattughe è stato esposto all’intero spettro di luce bianca. Il resto delle lattughe è stato suddiviso in tre gruppi sperimentali. Ciascuno di questi gruppi è stato esposto alla luce attraverso diversi tipi di filtri che assorbivano lunghezze d’onda della luce equivalenti a quelle che i diversi tipi di celle solari semitrasparenti avrebbero assorbito.

“Non solo non abbiamo trovato differenze significative tra il gruppo di controllo e i gruppi sperimentali, ma non abbiamo nemmeno riscontrato differenze significative tra i diversi filtri”, afferma Brendan O’Connor, co-autore dello studio e professore associato di ingegneria meccanica e aerospaziale presso la NC State.

I risultati dello studio, pubblicato su Cell Reports Physical Science, promettono bene per un futuro in cui la produzione agricola in serra possa farsi sempre più sostenibile. A produttività garantita, l’investimento in questa nuova tecnologia per le serre può essere incoraggiato e compensato dalla produzione e dal risparmio di energia.

In un mondo in cui il problema della fame globale si sta facendo non meno pressante di quello dei cambiamenti climatici, la creazione di un sistema alimentare a zero emissioni può dare il benvenuto a questa e altre soluzioni.

(lo)

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