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Careapt vara la prima soluzione in Italia di teleassistenza occupazionale che affianca i caregiver delle persone con problemi di demenza

L’Italia è un paese di anziani e di caregiver. Le malattie croniche assorbono già oggi l’80% delle risorse sanitarie.

Un aggregato che non include il tempo e le energie di oltre 7 milioni di caregiver che sono a loro volta lavoratori attivi e le cui prestazioni assistenziali non solo non sono remunerate ma possono tradursi in assenze dal lavoro per assistenza ai parenti anziani, sindrome di burnout e deterioramento della salute psico-fisica.

In questo scenario, Careapt, startup del gruppo Zambon dedicata allo sviluppo di soluzioni di digital health per persone con malattie croniche, lancia DemedyaCare, la prima soluzione di teleassistenza e teleriabilitazione dedicata ai caregiver delle persone con demenza.

Sviluppata insieme a un’équipe di geriatri, neurologi, terapisti occupazionali, psicologi e infermieri e sottoposta a test per 12 mesi con 50 tra pazienti e caregiver, DemedyaCare è una nuova soluzione digitale made in Italy, disegnata per affiancare i caregiver e le famiglie delle persone con demenza nella vita quotidiana con l’obiettivo di sostenerli e abilitarli attraverso un programma di ‘coaching occupazionale’.

Presentata in anteprima all’ultimo congresso dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria, DemedyaCare ha l’obiettivo di rendere il lavoro di cura del caregiver meno faticoso e stressante, ma anche più efficace nel coinvolgere e stimolare le persone malate attivando le loro abilità residue.

“DemedyaCare ha l’ambizione di portare a domicilio una competenza sanitaria di provata efficacia nella cura delle demenze: la terapia occupazionale, per trasformare in una risorsa terapeutica proprio le attività di assistenza alle persone malate, adattandole ai bisogni e alle capacità del paziente e del caregiver,” spiega Orientina Di Giovanni Direttore Generale, Careapt.

“Grazie ad una piattaforma digitale di patient relationship management che integra un protocollo di valutazione strutturato e corredato da scale cliniche e questionari validati a supporto dell’appropriatezza clinica in telemedicina, è finalmente possibile raggiungere in sicurezza queste famiglie a domicilio e con la continuità necessaria a rendere gli interventi efficaci e di reale impatto sulla qualità di vita delle persone con demenza e delle loro famiglie. 

I risultati della fase di test condotta nell’ultimo anno sono chiari: il 100% dei caregiver ha dichiarato efficaci gli interventi effettuati non solo in termini di semplificazione del lavoro di cura e di stimolazione dei loro cari malati, ma anche di condivisione del carico emotivo”.

Immagine: Christian Bowen, Unsplash