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L’idea di Apple di lasciarsi alle spalle i chip prodotti da Intel danneggerà pesantemente la multinazionale dei semiconduttori.

di Jamie Condliffe

Bloomberg riporta che Apple intende abbandonare i processori Intel per i suoi computer Mac entro il 2020 per svilupparli personalmente. Questa decisione rientrerebbe in una strategia pensata per meglio integrare i software adoperati all’interno dei vari prodotti Mac, iPhone ed iPad. Apple aveva cominciato a utilizzare i chip Intel per la sua gamma mac nel 2006.

La società di Cupertino aveva già costituito diversi anni fa un team per la progettazione di chip da utilizzare all’interno dei suoi iPhone. Nel frattempo, Intel faticava sempre più a innovare: con il sopraggiungere dei limiti imposti dalla legge di Moore, la società non riesce più a migliorare l’efficienza dei propri chip – una impresa che alcuni dei suoi competitor, quali Arm, sono riusciti a compiere ugualmente.

Per Apple, questa decisione dovrebbe tradursi in un controllo maggiore e più affinato sul suo ecosistema, oltre che una maggiore indipendenza da società terze. Per Intel, l’abbandono di Apple si tradurrà facilmente in una cospicua perdita di guadagni – intorno al 5 percento, stando a Bloomberg – e un danno alla reputazione. Senza una presa sul mercato mobile, qualunque ulteriore perdita nelle sue quote del mercato dei computer potrebbe rivelarsi particolarmente problematica.

(MO)