Rispetto alle rivali Baidu e Tencent, il gigante cinese entra in ritardo nella corsa per lo sviluppo di sistemi di guida autonoma, ma aspira ugualmente a realizzare un intero ecosistema attorno alla guida autonoma.
di Yiting Sun
La notizia: Ieri Alibaba ha confermato di essere impegnata in test della sua tecnologia per la guida autonoma. Il progetto è guidato da Gang Wang, uno scienziato del laboratorio di intelligenza artificiale della società nonché un Innovator Under 35 dell’edizione USA 2017 di MIT Technology Review.
Il retroscena: Questo non è il primo approccio di Alibaba all’industria automobilistica. Sempre quest’anno, la società ha investito in Xiaopeng Motors, una startup che sviluppa automobili elettriche. Ha anche avviato una collaborazione con la casa automobilistica cinese SAIC per realizzare vetture connesse a internet e le infrastrutture ad esse associate.
Non solo auto: Alibaba ha parlato di ambizioni ben più grandi rispetto al business dei taxi robotizzati. Nel giugno 2016, la società ha avviato un sistema di intelligenza artificiale “urbana” a Hangzhou, dove risiede il suo quartier generale, per elaborare i dati raccolti dalle app di mappatura delle strade e migliorare l’efficienza del traffico.
Simon Hu, presidente di Alibaba Cloud, dice che il traguardo definitivo della società è produrre il genere di guida autonoma che utilizza dati per integrare completamente la guida alle infrastrutture urbane.
Perché conta: La Cina è in corsa per sviluppare il prima possibile automobili a guida autonoma e superare le rivali americane. Questa notizia non è che l’ultima di una lunga serie di testimonianze della sua determinazione a vincere.