Amazon collauda nuovi impianti di imballaggio automatizzati

La società sta considerando l’introduzione di questi macchinari presso dozzine di magazzini, con il conseguente licenziamento di 24 dipendenti presso ciascuno di essi.

di Charlotte Jee

Le macchine: I CartonWrap 1000, realizzati dall’italiana CMC Srl, possono imballare scatole a una velocità dalle quattro alle cinque volte superiore rispetto a un imballatore umano, per un totale di 700 ordini smistati ogni ora.

Secondo quanto riportato da Reuters, operano scansionando beni su un nastro trasportatore per poi selezionarli e riporli all’interno della scatola da spedire. Necessitano della supervisione di tre persone incaricate di immettere gli ordini, risolvere eventuali guasti e ricaricare cartucce di colla e pile di cartone. È possibile vedere le macchine in azione qui.

La logica: Un portavoce di Amazon ha indicato nell’aumento della sicurezza, nella velocizzazione dei tempi di consegna e, ovviamente, nel risparmio economico, le ragioni dietro questa scelta. Eppure, Amazon ha voluto sottolineare come le risorse risparmiate verranno “reinvestite in nuovi servizi per i clienti, per i quali nasceranno nuovi posti di lavoro”.

Ansia da automazione: Amazon ha recentemente detto che ci vorrà almeno un decennio prima che i suoi magazzini vengano interamente automatizzati.

I timori che l’automazione rubi posti di lavoro a dipendenti umani sono più che comprensibili. Ciononostante, l’automazione non è un unico grande evento; spesso avviene lentamente, come indicato da molteplici casi.

Negli anni, Amazon ha gradualmente introdotto robot nei suoi centri di smistamento; oggi conta oltre 100.000 robot operativi in tutto il mondo, e 125.000 dipendenti negli Stati Uniti soltanto.

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