Una startup dello spazio è stata multata per aver lanciato illegalmente quattro piccoli satelliti

Più che la multa da $900.000, Swarm Technologies subirà le conseguenze della stampa negativa.

di Erin Winick

La notizia: La US Federal Communications Commission ha annunciato di essere giunta a un accordo sull’indagine nei confronti di Swarm, una startup del settore spaziale che ha illegalmente lanciato e manovrato quattro piccoli satelliti BEE (Basic Electronic Elements). La società dovrà pagare una multa da $900.000 e siglare una lunga lista di documenti, incluso un piano di conformità e una richiesta di notifiche pre-lancio; accordi che, inevitabilmente, rallenteranno gli sviluppi della giovane startup.

Il retroscena: La FCC è incaricata di monitorare e approvare le frequenze radio utilizzate da società con sede negli Stati Uniti per comunicare con i loro satelliti, a prescindere da dove questi vengano lanciati nello spazio. Nel dicembre 2017 la FCC aveva negato a Swarm l’autorizzazione a procedere con i lanci per paura che i suoi piccoli satelliti risultassero impossibili da tracciare. Ciononostante, il 12 gennaio la società avrebbe ugualmente caricato i satelliti a bordo di un razzo indiano e mantenuto il contatto radio per una settimana.

Da allora, la società è stata oggetto di una investigazione da parte della FCC volta a determinare l’entità dei timori riguardo le difficoltà nel tracciare i satelliti – la cui posizione attuale può essere controllata qui – ed ha in seguito ottenuto l’autorizzazione a riattivarli e procedere con il lancio di tre nuovi satelliti.

Il prezzo: Per quanto $900.000 siano già una somma rilevante di denaro, specialmente per una giovane startup, il deterrente principale per tutte le società interessate a procedere con lanci non autorizzati sarà quasi certamente il danno di immagine che subirebbero. “La portata della penale imposta non è tanto rilevante da impedire il ripetersi di vicende simili”, ha commentato il commissario della FCC Michael O’Reilly. “La pubblicità negativa ha maggiori probabilità di influire sulle prossime decisioni di aziende che pensavano di procedere alla stessa maniera”.

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