Una stampante 3-D realizza gli strumenti necessari alla produzione di farmaci

La possibilità di produrre farmaci su misura potrebbe favorire lo sviluppo di medicine a basso costo per malattie rare.

di Erin Winick

Giovedì scorso un team di ricercatori dell’Università di Glasgow ha riportato su Sciencedi aver realizzato una serie di vasi di reazione, o “reactionware”, grazie ai quali è possibile convertire semplici composti in medicine.

Perché la stampa 3-D? “Questo approccio permetterà di produrre composti e farmaci on-demand che risultano difficili da reperire o produrre presso i grandi impianti dell’industria farmaceutica, e consentirà di personalizzarli sulle specifiche del cliente”, spiega Leroy Cronin, uno degli autori del paper.

I benefici: Gli strumenti stampabili potrebbero incoraggiare i produttori di farmaci a creare medicine mirate per malattie rare che risulterebbero altrimenti troppo costose da produrre con processi convenzionali.

Il rischio: Il reactionware potrebbe anche favorire azioni illecite, come la sintetizzazione di droghe illegali. Come nel caso delle armi da fuoco stampate in 3-D, questo approccio potrebbe risultare più pericoloso del previsto.

(MO)

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