Una intelligenza artificiale sta aiutando i biologi a identificare animali rari nel Serengeti

L’introduzione di campi quali zoologia, biologia ed ecologia nelle discipline assistite da big data porterà a benefici enormi.

di Erin Winick

Una nuova ricerca ha permesso di dimostrare la capacità degli algoritmi di identificare specie animali con la stessa abilità degli esseri umani.

Il retroscena: Fotocamere attivate dai movimenti permettono di immortalare automaticamente animali selvatici e raccogliere un massiccio quantitativo di dati; il compito di analizzare ciascuna immagine, però, sta solitamente agli esseri umani.

La notizia: Una intelligenza artificiale è riuscita a catalogare 3,2 milioni di scatti raccolti dal progetto Snapshot Serengeti con una precisione del 96,6 percento – pari ai record fissati da volontari umani. Il software potrebbe portare a un risparmio di 17.000 ore di lavoro umano.

Perché conta: Questo risultato potrebbe dare una spinta favorevole a settori quali zoologia, biologia ed ecologia e favorirne l’ingresso nel ventaglio di discipline dei “big data”. “Si tratta di un cambiamento rivoluzionario per la ricerca”, commenta Craig Packer, capo del progetto Snapshot Serengeti.

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