Twitter e Facebook rimuovono centinaia di profili iraniani creati per ingannare gli utenti

I social network hanno rimosso contenuti associati a una campagna di disinformazione politica lanciata dall’Iran.

di Erin Winick

La notizia: Facebook ha rimosso 652 profili e pagine fasulle associate a tentativi russi e iraniani di confondere gli utenti con fake news. Le prime attività legate all’Iran risalirebbero al 2011 ed avrebbero interessato una moltitudine di aree, fra cui Medio Oriente, America Latina, Regno Unito e Stati Uniti. Poco dopo l’annuncio di facebook, Twitter ha rimosso 284 profili associati a loro volta all’Iran.

Ci risiamo! Il mese scorso Facebook ha rimosso 32 account legati a tentativi russi di influenzare l’opinione pubblica in prossimità delle elezioni di metà mandato negli USA. Nonostante gli sforzi continui del social network, riporta Pew, appena il 15 percento dei russi ritiene che il proprio paese possa aver interferito con le elezioni USA del 2016.

La maggiore attenzione della piattaforma verso le attività di questi profili e la devozione con cui tiene a riportare pubblicamente i propri sforzi per contrastarle sono la conseguenza dello scrutinio cui è sottoposta dopo lo scandalo delle ultime elezioni presidenziali negli Stati Uniti.

Perché conta: Nonostante la similarità con incidenti analoghi che si sono susseguiti nell’ultimo periodo, questa ultima operazione di pulizia si distingue per due ragioni. Per prima cosa, queste campagne di disinformazione erano rivolte a paesi differenti, non solo agli Stati Uniti; in secondo luogo, il ruolo dell’Iran come fonte di disinformazione figura in maniera preponderante. Le fake news, dunque, sono ormai un fenomeno di portata globale.

(MO)

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