Robot giardinieri minacciano i business model delle società chimiche

Robot dotati di intelligenza artificiale e programmati per dare la caccia alle erbacce potrebbero presto ridurre la necessità di ricorrere a erbicidi e raccolti geneticamente modificati.

di Erin Winick

Come vanno le cose oggi: Le attuali tecniche agricole comportano l’impiego indiscriminato di grandi quantitativi di erbicidi e diserbanti su campi colmi di raccolti geneticamente modificati per resistere alle sostanze chimiche (i semi vengono solitamente sviluppati dalla stessa società che vende i diserbanti). L’industria dei pesticidi e dei semi è veramente enorme, al punto da valere $100 miliardi nel mondo. La sola vendita di erbicidi ammonta a $26 miliardi del valore complessivo.

Il futuro: Robot come quello sviluppato dalla ecoRobotix (vedi immagine a lato) saranno in grado di girare liberamente nei campi e, grazie a sistemi di visione artificiale, rilevare e colpire le erbacce che incontreranno durante la loro ronda. EcoRobotix sostiene che la sua brigata di robot porterà a un calo nel consumo di erbicidi di un fattore di 20. Potremmo persino riuscire ad avere una versione commerciale per il nostro giardino.

L’impatto sull’industria: La diffusione di questi robot giardinieri potrebbe essere prossima. La John Deere si è avvicinata a questa tecnologia lo scorso anno quando ha acquisito la startup Blue River, specializzata in sistemi di spruzzatura di precisione; i trattori della John Deere potrebbero montare la tecnologia fra non molto.

Diverse grandi società agrochimiche stanno cercando di acquisire società operanti in questo nuovo settore, in preparazione per il declino nella domanda di pesticidi.

(MO)

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