Presto potremmo fare uso di pillole anti-invecchiamento

Pillole promosse come il primo e vero farmaco “anti-invecchiamento si avvicinano al mercato dopo la pubblicazione di uno studio secondo cui il numero di infezioni respiratorie negli anziani risulterebbe dimezzato in seguito alla loro assunzione.

di Antonio Regalado

I farmaci: Le pillole agiscono su uno dei percorsi associati all’invecchiamento e conosciuto come TORC1. L’inibizione del percorso TORC1 “ha esteso la durata della vita in ciascuna specie studiata ad oggi” (fra cui topi e vermi), stando a Joan Mannick, capo dello studio condotto per il gigante farmaceutico Novartis.

Vivremo più a lungo? Forse, ma dovremo aspettare ancora per scoprirlo. Per il momento sappiamo solamente che, somministrati a persone di età superiore ai 65 anni, questi farmaci ne incrementerebbero le loro funzioni immunitarie.

Gli anziani cui è stato somministrato il farmaco avrebbero contratto il 40 percento in meno di raffreddori e infezioni bronchiali. Intorno a 264 persone sono state sottoposte a un test della durata di sei settimane e sono state monitorate per un anno intero.

La prossima aspirina: Alcune persone considerano il farmaco come la prossima aspirina. Matt Kaeberlein, un ricercatore dell’Università di Washington specializzato nel campo dell’invecchiamento, ha detto al Guardian: “Credo che questo studio comporti la reale possibilità che, con farmaci del genere, la maggior parte degli adulti di mezza età possano trarre benefici da trattamenti nel breve periodo”

Chi è coinvolto: Nonostante lo studio sia stato condotto da Novartis, i farmaci derivati sono stati venduti lo scorso anno a resTORbio, una startup di Cambridge, MA, che è stata co-fondata da Mannick e che è recentemente diventata pubblica.

(MO)

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