Le startup di riconoscimento facciale in Cina saprebbero scovarvi in mezzo a una folla

Nella corsa allo sviluppo di intelligenze artificiali e sistemi di riconoscimento facciale, la Cina ha un vantaggio spaventoso.

di Jackie Snow

Le società cinesi impegnate nello sviluppo di sistemi di riconoscimento facciale stanno diventando molto, molto brave nel loro lavoro.

Tutti dentro: Da quando la SenseTime ha fornito il suo software, un dipartimento di polizia in Cina è passato dall’arresto di una manciata di sospetti l’anno, operazione che teneva diversi ufficiali incollati davanti alle riprese di videocamere di sicurezza CCTV, al catturare 69 sospetti al mese.

Il potere dei Big Data: Le società in Cina hanno accesso a un volume di filmati di videosorveglianza senza eguali in tutto il resto del mondo. Xu Li, CEO di SenseTime, ha spiegato al Financial Times che la sua società ha già elaborato 500 milioni di volti e che un suo singolo cliente li ha ingaggiati per verificarne altri 300 milioni.

La lotta per il controllo dei dati: La Cina è in testa alla corsa per sviluppare software di riconoscimento facciale e aspira a diventare una potenza nel campo dell’intelligenza artificiale.

I governi stranieri, probabilmente, non apprezzeranno l’idea che i dati dei loro cittadini figurino all’interno di server cinesi utilizzati per addestrare IA e software di riconoscimento facciale. D’altro canto, le società americane sono a loro volta impegnate a sviluppare tecnologie per la sorveglianza.

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