I dati di altri milioni di utenti di Facebook erano accessibili a chiunque

Lo scandalo di Cambridge Analytica ha acceso i riflettori su un problema ben più ampio e diffuso.

di Erin Winick

Stando a quanto riportato da New Scientist, 3,1 milioni di utenti che hanno scaricato una app di quiz denominata myPersonality avrebbero lasciato i propri dati sensibili in rete senza alcuna protezione.

I dati trafugati: Risultati di test psicologici, aggiornamenti di stato e informazioni personali quali età, sesso e rapporti sarebbero stati compromessi.

Chi ha visto i dati: Potremmo non riuscire mai a scoprirlo. Laddove gli accademici della University of Cambridge intendevano limitare l’accesso a questi dati ai soli ricercatori, username e password per accedervi erano stati lasciati incustoditi all’interno del sito GitHub per anni. Chiunque avrebbe potuto ottenere questa fondamentale informazione attraverso una semplice ricerca su Google. Username e password sarebbero persino stati condivisi con ricercatori commerciali, non solo fra ricercatori accademici.

Déjà vu: La scoperta dimostra che lo scandalo di Cambridge Analytica non è stato un caso isolato – potremmo essere solo all’inizio. Facebook ha annunciato la sospensione di 200 app dal proprio sito. L’app myPersonality è già stata sospesa e sottoposta a indagine interna da parte del social network.

(MO)

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