Facebook è un gangster digitale

Un comitato parlamentare del Regno Unito lancia pesanti accuse al social network e chiede un intervento deciso per porre fine alle sue pratiche scorrette.

di Charlotte Jee

Un nuovo regolatore indipendente dovrebbe supervisionare le soceità tech e garantire che seguano un codice etico obbligatorio. È questa la conclusione a cui è giunto un comitato parlamentare britannico.

Gangster digitale: Il rapporto di 108 pagine sulla disinformazione critica pesantemente Facebook. Il rapporto accusa il social network di violare viola “consapevolmente e intenzionalmente” sia la privacy dei dati che le norme anti-concorrenza e richiede una indagine ulteriore sulle sue pratiche commerciali. Facebook si rifiuterebbe di gestire profili abusivi e fuorvianti e avrebbe cercato deliberatamente di ostacolare il lavoro del comitato. “Società come Facebook non dovrebbero avere la libertà di comportarsi come ‘gangster digitali’ nel mondo online, considerandosi al di sopra della legge”, ha dichiarato il comitato.

Nuove normative: Il rapporto chiede che vengano introdotte una serie di misure cautelative come un “codice di etica obbligatorio” per le società tech, imposto da un regolatore indipendente dotato dei poteri necessari per avviare azioni legali in caso di infrazione; una riforma delle leggi elettorali e delle norme sul coinvolgimento di enti stranieri nelle elezioni del Regno Unito; la rimozione di fonti riconosciute di contenuti dannosi e fake news all’interno dei canali di social media.

Il seguito: Damian Collins MP, presidente del comitato, ha detto che si incontrerà nuovamente a maggio assieme ai legislatori di nove paesi che intendono cooperare nella regolamentazione dei social media.

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