Un rapporto di McKinsey descrive le cause del calo di produttività registrato dagli Stati Uniti negli ultimi anni e presenta le soluzioni utili a porvi rimedio.
di Erin Winick
Una tempesta perfetta, composta da fattori economici e tecnologici, ha prodotto a un calo record nella storia della produttività americana. Questo, almeno, è quanto si evince da una ricerca di McKinsey che, almeno, offre alcune idee per riportare la situazione sotto controllo.
L’ABC dell’economia: Quando la produttività, ovvero la quantità di crescita economica generata per ora di lavoro, incrementa, anche stipendi e qualità della vita aumentano. A loro volta crescono la domanda di beni e servizi. La produttività è importante, ma la sua crescita negli Stati Uniti è recentemente rallentata.
Cosa è successo: McKinsey sostiene che tre fattori principali abbiano portato all’attuale situazione in cui l’economia degli Stati Uniti è rappresentata da una abbondanza di lavoro e una bassa produttività. Le cause sarebbero le seguenti:
1. Un affievolimento nel boom della produttività iniziato negli anni ‘90
2. Effetti secondari della crisi finanziaria
3. Incapacità della digitalizzazione di produrre i benefici sperati
Che fare? Il rapporto indica che la produttività potrebbe crescere del 2 percento annuo, qualora gli Stati Uniti riuscissero a incrementare la propria competitività, riqualificare i lavoratori e investire in tecnologie. In realtà, è questione di digitalizzare il settore pubblico, investire nella ricerca e permettere anche alle piccole società di adottare nuove tecnologie. Semplice, giusto?
(MO)